La lingua occitana parlata nell'Alta Valle di Susa e Alta Valle Chisone è anche detta lingua d'oc. E' una lingua neolatina e deve il suo nome alla particella affermativa òc, derivata dal latino hoc est. Fu Dante Alighieri ad utilizzare, per definire un idioma, questo criterio che distingueva la lingua d'òc da quella d'oil (da cui deriva il francese moderno) e dall'italiano che si esprime con il sì. Dante stesso, nella Divina Commedia riporta - unico brano del poema in lingua straniera - alcuni versi in occitano che mette in bocca al poeta trovatore Arnaldo Daniello (Arnaud Danièl, XII secolo), nel XXVI canto del Purgatorio.A Salbertrand, una lapide commemora questo episodio.

A Salbertrand, presso la sede del Parco naturale del Gran Bosco, in Via Fransuà Fontan, è visitabile la mostra "Al Colle del Lys e dintorni - Racconti e riflessioni di una guardia del parco naturale" di Enrico Pol.

A Pragelato, presso la sede del Parco naturale della Val Troncea, mostra multimediale di fotografie, acquerelli, filmati e oggetti d'arte. La natura vista attraverso le creazioni di Giulia Moglia, Fabrizio Moglia e Chiara Cecchinato Moglia.